Benché perlopiù nella pratica astrologica si considerino solamente i Nodi Lunari vale la pena ricordare che anche i pianeti hanno un loro Nodo Nord e un loro Nodo Sud poiché, per definizione, i nodi sono quei punti in cui le orbite planetarie incrociano l’orbita del Sole (eclittica).
Rispetto ai Nodi Lunari bisogna sapere che, nella sua rotazione mensile intorno alla Terra, la Luna incontra il piano dell’eclittica due volte.
Il Nodo lunare Nord, detto anche Nodo ascendente o Testa del Drago, è il punto dell’eclittica toccato dall’orbita lunare quando questa passa dalla latitudine Sud alla latitudine Nord.
Il Nodo lunare Sud, detto anche Nodo discendente o Coda del Drago, è il punto dell’eclittica toccato dall’orbita lunare quando questa passa dalla latitudine Nord alla latitudine Sud.
I due Nodi, trovandosi a 180° l’uno dall’altro, formano quello che viene definito Asse dei Nodi e dunque il Nodo Sud si trova sempre nel Segno opposto a quello del Nodo Nord e l’asse, in quanto tale, interessa sempre due case.
Gli antichi davano ai Nodi molta importanza mentre per quanto riguarda l’astrologia moderna essi rivestono un ruolo di primordine principalmente per l’astrologia cosiddetta karmica.
Non è comunque necessario a mio avviso riferirsi ad una memoria karmica per poter leggere nell’asse dei nodi una zona “critica” su cui siamo chiamati a lavorare durante il nostro percorso evolutivo.
Sasportas definisce la casa occupata dal Nodo lunare Sud una sfera in cui, nel bene e nel male, agiamo d’istino e per abitudine, mentre, riferendosi alla casa occupata dal Nodo lunare Nord scrive che essa richiede l’applicazione dell’eroico principio solare.
Personalmente trovo molto convincente l’idea che l’asse nodale metta in evidenza il conflitto – “nodo da sciogliere” – tra il nostro inconscio comportamento abitudinario, la nostra comfort zone e le possibili scelte consapevoli che ci permetterebbero di crescere in altre direzioni.
Non si tratterebbe tanto, a mio avviso, di lasciare una “casa” per andare nella direzione opposta quanto di comprendere che lavorare sulla tematica rappresentata dall’asse ci consentirebbe una evoluzione e una maggiore autoconoscenza.