Il sapere comune attribuisce ad ogni Segno zodiacale determinati significati e “caratteristiche”, per cui appartenere ad un determinato Segno significa essere fatti in un certo modo: il Capricorno è freddo, calcolatore e ambizioso; la Bilancia è raffinata e socievole ma perennemente indecisa; i Pesci sono troppo fuori dalla realtà; l’Ariete è impulsivo e temerario e agisce senza pensare e così via.
I Segni zodiacali offrono effettivamente una descrizione della personalità, ci dicono qualcosa di attendibile della persona, ma tantissimo di quella persona resta fuori da una descrizione che si fermi al solo Segno. Limitarsi al Segno zodiacale è dunque in primo luogo estremamente riduttivo!
Basti pensare che nella Carta Natale di ciascuno, cioè nell’Oroscopo di nascita, si intrecciano insieme ben tre sistemi di simboli, i Segni, i Pianeti e le Case, collegati tra loro da diversi aspetti. Inoltre, limitarsi al solo Segno potrebbe addirittura essere fuorviante perchè la persona potrebbe identificarsi esageratamente in uno o più tratti ad esso associati. “Non meravigliarti se lavoro 12 ore al giorno, sono del Capricorno”, “Non pressarmi, è naturale che sia indeciso, sono della Bilancia”. Al contrario, nessuno di noi è destinato a rimanere confinato entro i tratti che solitamente appartengono alla descrizione del nostro Segno.
La chiave per capire l’astrologia sta proprio nel comprendere che questa disciplina non ha la funzione di descrivere qualcosa di immutabile, quanto quella di aiutare a crescere, a intensificare la consapevolezza di sé, e dunque a cambiare consapevolmente. Il Capricorno può imparare a rilassarsi, la Bilancia può imparare a scegliere, L’Ariete a trasformare la sua temerarietà in coraggio.
Il Sole (il nostro segno zodiacale), nella nostra carta di nascita, rappresenta la nostra identità, il nostro Io e ci indica la strada che dobbiamo percorrere per realizzare il nostro bisogno di autoespressione. O meglio, ci indica la direzione, perché le strade in realtà sono tante.
Lo Zodiaco è una fascia immaginaria, concentrica all’Eclittica (percorso apparente del Sole) entro cui sono compresi i movimenti orbitali dei pianeti del Sistema Solare.
Graficamente lo Zodiaco è un cerchio in cui vengono rappresentati i 12 Segni zodiacali, ognuno dei quali occupa una porzione di 30°. A scanso di equivoci è bene sottolineare che non vi è corrispondenza tra i Segni e le costellazioni omonime, cioè Segni zodiacali e Costellazioni non sono la stessa cosa.
Ora, da un punto di vista astrologico lo Zodiaco è da intendersi come un vero e proprio viaggio simbolico, cioè un percorso evolutivo attraverso le 12 fasi di esperienza rappresentate dai 12 segni, tutte necessarie alla costruzione della personalità del singolo individuo.
I Segni Zodiacali vanno infatti intesi come 12 modelli primari di energia e nessuno nasce totalmente privo dell’energia simboleggiata da un Segno. Tutti noi abbiamo qualità cancerine (sensibilità); gemelliane (curiosità); taurine (volontà); arietine (coraggio) perché ognuno di noi è una sintesi di tutti e dodici i Segni, solo che quello solare è quello più enfatizzato.
Il percorso zodiacale rappresenta dunque il percorso necessario all’Uomo compiuto. Per raggiungere la sua piena integrazione l’individuo deve passare attraverso tutte le fasi che i 12 segni rappresentano. Ma il percorso zodiacale rappresenta anche il modello di sviluppo archetipo delle fasi di esperienza dell’Uomo universale, ovvero delle fasi che l’intera Umanità deve compiere per raggiungere la sua piena integrazione.
Per provare a chiarire il concetto. L’Ariete è il primo segno dello Zodiaco, archetipo dell’inizio. Essere il primo, essere colui che, uscendo dal caos primordiale, da l’avvio al processo; questo è il significato di questo segno, la matrice da cui derivano tutte le qualità che siamo soliti attribuirgli. Chi ha forti valori Ariete, ad esempio, tende ad avere una personalità che si afferma attraverso l’azione fine a sé stessa. In questa fase abbiamo a che fare con l’energia allo stato puro. Coraggio, vitalità, incoscienza. All’Ariete segue il Toro. Dopo l’incandescenza dell’Ariete, dopo lo slancio necessario per iniziare ed emergere, la consapevolezza cerca un po’ di pace, cerca un ancoraggio. Non è più tempo di azioni fine a sè stesse ma di concreta produttività. Questa è la matrice del Toro, il suo significato archetipo. Di nuovo, è da questa matrice che derivano le qualità che attribuiamo al Toro. Ricerca di sicurezza, concretezza, realismo, attaccamento ai beni materiali. Al Toro seguono i Gemelli, e così via….
Segno dopo segno compiamo il nostro ciclo esistenziale e costruiamo la nostra identità.
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