I quattro elementi astrologici e le quattro funzioni junghiane

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In Astrologia, i quattro elementi primordiali – Fuoco, Terra, Aria e Acqua– rappresentano i diversi tipi di energia che operano dentro di noi.

Alcuni astrologi moderni hanno associato questi elementi ai tipi psicologici di Carl Gustav Jung, ovvero alle quattro funzioni psichiche fondamentali: pensiero, sentimento, sensazione e intuizione.

Per comprendere a fondo questa associazione tra i quattro elementi astrologici e le quattro funzioni junghiane è decisivo chiarire che l’intento non è stato quello di sovrapporre i due linguaggi ma di esplorare come la visione junghiana della psiche e il modello energetico dell’astrologia possano illuminarsi a vicenda.

Le quattro funzioni della coscienza

Secondo Jung, ogni individuo si relaziona al mondo attraverso quattro modalità di percezione e giudizio.

Il pensiero valuta in base alla logica e al significato razionale. Il sentimento giudica secondo valori affettivi: ciò che piace o non piace, ciò che è buono o cattivo per il Sé. La sensazione percepisce la realtà concreta attraverso i sensi, ciò che è tangibile e verificabile. L’intuizione coglie possibilità, direzioni e significati nascosti, percependo ciò che potrebbe essere.

Queste funzioni si distribuiscono in due coppie: pensiero/sentimento (definite razionali, perché operano attraverso giudizi e valutazioni) e sensazione/intuizione (definite irrazionali, perché operano attraverso la percezione immediata della realtà, concreta o simbolica).

Oltre a queste funzioni, Jung distingue due atteggiamenti psichici fondamentali, ovvero l’estroversione, che orienta l’energia verso il mondo esterno, l’azione, gli stimoli e l’introversione, che orienta l’energia verso l’interiorità, i pensieri, le immagini

Ogni funzione può manifestarsi in forma introversa o estroversa.

In ciascuno di noi emerge una funzione dominante — quella più sviluppata e con cui ci identifichiamo — sostenuta da una funzione ausiliaria che supporta la dominante.

Le due funzioni rimanenti restano meno consce. La funzione inferiore è l’opposta della dominante: è la parte del sé più oscura, che emergendo genera conflitti e crescita.

La funzione mediatrice è quella che tende un  ponte tra conscio e inconscio, favorendo l’equilibrio e lo sviluppo integrato delle funzioni.

In Jung, la funzione ausiliaria non può essere l’opposta della dominante,  per esempio, se la dominante è Pensiero, l’ausiliaria non potrà mai essere Sentimento, ma solo Sensazione o Intuizione.

Le funzioni opposte si escludono a vicenda: quando una è molto sviluppata, l’altra tende a restare in ombra, infatti lo sviluppo dell’una limita l’altra.

Il parallelismo simbolico con gli elementi astrologici

Diversi astrologi – tra cui Stephen Arroyo, Liz Greene e Howard Sasportas – hanno proposto un parallelo simbolico tra i quattro elementi astrologici e le quattro funzioni junghiane:

  • Fuoco – Intuizione
  • Terra – Sensazione
  • Aria – Pensiero
  • Acqua – Sentimento

Questa corrispondenza, usata spesso anche in chiave didattica, aiuta a comprendere la qualità di energia che ogni elemento rappresenta: l’intuizione del Fuoco, la concretezza della Terra, la razionalità dell’Aria e la ricettività emotiva dell’Acqua.

Tuttavia, è utile  ricordare che la relazione è analogica, non identitaria cioè si tratta di una correlazione simbolica, non di una equivalenza psicologica.

Gli elementi descrivono i modi dell’energia vitale, le funzioni junghiane i modi della coscienza, pertanto si muovono su piani diversi, anche se comunicanti.

I quattro elementi astrologici e le quattro funzioni junghiane

Abbiamo visto che nella tipologia junghiana, la funzione dominante non può avere come ausiliaria quella opposta (il pensiero non si appoggia al sentimento, l’intuizione non si appoggia alla sensazione). Per Jung le funzioni opposte non possono coesistere nella coscienza.

In astrologia, invece, è del tutto possibile trovare una dominante elementale seguita dal suo opposto. Per esempio, un tema con molta Aria e subito dopo molta Acqua.

Ne consegue che non possiamo dedurre meccanicamente funzione dominante/ausiliaria solo dal conteggio elementale. In astrologia umanistica le funzioni si riconoscono da un insieme di fattori. La componente elementale è una base, ma le funzioni emergono davvero solo dall’interpretazione complessiva del tema.

Possiamo dunque considerare il parallelismo tra funzioni e elementi come un ponte simbolico: i due linguaggi si corrispondono per analogia, ma non per struttura.

Gli elementi astrologici rivelano la qualità di energia che anima la personalità; le funzioni di Jung descrivono come quella energia viene elaborata dalla coscienza.

Usati insieme, i due modelli offrono una visione più completa. Gli  elementi mostrano che tipo di energia muove la persona, le funzioni mostrano come quella persona la vive e la trasforma in consapevolezza.

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